Il 29 novembre il Primo Presidente della Corte di Cassazione ha assegnato alle Sezioni Unite Penali, ai sensi dell’art. 610 II comma c.p.p., la trattazione dei ricorsi presentati avverso la sentenza emessa della Corte d’Assise d’Appello di Torino relativa al noto caso Thyssen Krupp.
Com’è noto il processo di primo grado, si era concluso il 14 novembre 2011 con la condanna di alcuni dirigenti della Thyssen inflitta dalla Corte d’Assise per omicidio plurimo realizzato con dolo eventuale.
In secondo grado, nel febbraio 2013, la I sezione della Corte di Assise di Appello di Torino ha poi ridotto la pena inflitta dal giudice di primo grado ritenendo che il delitto contestato fosse stato commesso con colpa cosciente in ragione del fatto che l’Amministratore Delegato e gli altri dirigenti non avrebbero agito “accettando il rischio del verificarsi dell’evento”, bensì “nella convinzione che gli eventi sarebbero stati comunque evitati”.
Alle Sezioni Unite è stato chiesto di definire “l’esatta linea di confine tra dolo eventuale e colpa cosciente“, questione “di speciale importanza, innestandosi sull’ambito dei doveri di rispetto di normative antinfortunistiche in un contesto di impianti industriali a elevato rischio e sulle correlative posizioni di garanzia“.
Le Sezioni Unite che si pronunceranno il 24 aprile 2014.