Il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente (previsto dall’art. 19, II comma del D.lgs. 231/2001) non può essere disposto sui beni appartenenti alla persona giuridica ove si proceda per un reato tributario commesso dal legale rappresentante della società, atteso che gli artt. 24 e ss. del decreto non prevedono tali fattispecie criminose nel novero dei delitti espressamente idonei a giustificare l’adozione del provvedimento.
Salva ovviamente l’ipotesi in cui l’azienda costituisca un mero apparato fittizio utilizzato dal reo quale strumento per commettere i reati tributari; in questo caso il reato è a diretto vantaggio della persona fisica e la persona giuridica non ha una propria autonomia giuridica.